Sabato di Lazzaro

Il Sabato di Lazzaro nella tradizione gallicana.

È veramente degno e giusto, Signore e Padre Santo, ineffabile e indescrivibile, Creatore dell’universo, che tutti gli uomini e le donne, i vecchi e i fanciulli, tutti i popoli e tutto il creato debbano lodarti e glorificarti in questo giorno al termine della Quaresima, con grida di trionfo e trasporti di gioia, in questo giorno in cui da Gerusalemme e Betania una moltitudine di persone corse incontro al tuo Figlio, gridando concorde a piena voce: Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel Nome del Signore!

Il suolo del deserto diventa verde, ricoperto di rami e steli frondosi raccolti in Suo onore; la strada sotto i piedi di Gesù è adornata con i mantelli stesi dai discepoli, il popolo si gloria nel nuovo Vincitore e la voce delle acclamazioni raggiunge tutta la parte più interna del Tempio, dicendo: Benedetto colui che viene nel Nome del Signore!

Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo Re viene seduto su un puledro figlio d’asina. Mai indietreggiando davanti alla sporcizia dei nostri peccati, egli ci risuscita insieme a Lazzaro, liberandoci dai vincoli della morte.

Vieni dunque e rimani in mezzo a noi, rinnovaci con il Pane sacrificato e con il Sangue versato per coloro che sono caduti, cosicché possiamo comprendere che tu sei in noi, o Visitatore dei nostri cuori, e andarti incontro con le celesti virtù, gridando a te, al tuo coeterno Padre e al tuo potente Spirito così:

SANTO, SANTO, SANTO il Signore Dio degli eserciti,

i cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna nell’alto dei cieli!

Benedetto colui che viene nel Nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli!

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Chiesa Vecchio-Cattolica

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04 2025

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